Flotilla: Conte difende i parlamentari del M5S: "Accusati ingiustamente, serve un governo che tuteli gli italiani"


Giuseppe Conte difende i parlamentari del M5S: "Accusati ingiustamente, serve un governo che tuteli gli italiani"

Un caso che scuote la politica italiana

Il recente episodio che ha coinvolto i parlamentari del Movimento 5 Stelle imbarcati nella Flotilla diretta verso l’Italia ha acceso i riflettori non solo sulla politica estera, ma anche sul ruolo del governo nella difesa dei propri cittadini all’estero. Tra i protagonisti della vicenda c’è il deputato Marco Croatti, atteso a Fiumicino, che – come ha sottolineato l’ex premier Giuseppe Conte – è «provato» dall’accaduto ma fermo nella convinzione che la priorità resti la sorte di tutti coloro che si trovano ancora in difficoltà.

Il recente episodio che ha coinvolto i parlamentari del Movimento 5 Stelle imbarcati nella Flotilla diretta verso l’Italia ha acceso i riflettori non solo sulla politica estera, ma anche sul ruolo del governo nella difesa dei propri cittadini all’estero. Tra i protagonisti della vicenda c’è il deputato Marco Croatti, atteso a Fiumicino, che – come ha sottolineato l’ex premier Giuseppe Conte – è «provato» dall’accaduto ma fermo nella convinzione che la priorità resti la sorte di tutti coloro che si trovano ancora in difficoltà.


Le parole di Giuseppe Conte

Durante un incontro elettorale a Villa San Giovanni, Conte ha espresso la posizione del Movimento 5 Stelle, sottolineando come il partito non rivendichi alcun privilegio per i propri rappresentanti:

«Noi parlamentari del Movimento 5 Stelle non vogliamo corsie preferenziali. Chiediamo soltanto che i nostri connazionali, trattenuti su una nave italiana in acque internazionali, possano rientrare in libertà. È inaccettabile che un governo non adotti misure concrete per garantire questo diritto fondamentale».

Secondo Conte, la vicenda non rappresenta soltanto un caso isolato, ma un precedente pericoloso che mette in discussione i principi del diritto internazionale e la capacità dello Stato italiano di tutelare i propri cittadini.

Le accuse di Israele e la polemica politica

A rendere ancora più teso il clima sono state le dichiarazioni di un ministro israeliano che ha definito i membri della Flotilla addirittura «terroristi», accusandoli – senza prove – di trasportare materiale offensivo a bordo. Conte ha respinto con fermezza queste affermazioni:

«Si tratta di propaganda mistificante del governo israeliano. Non solo parliamo di un atto che ha il sapore del terrorismo di Stato, ma anche di una strategia comunicativa che mira a criminalizzare chi porta avanti iniziative pacifiche».

Queste parole segnano un passaggio importante nella posizione del M5S, che da tempo chiede maggiore chiarezza e fermezza da parte delle istituzioni italiane nei rapporti con Israele, soprattutto quando in gioco ci sono diritti umani e sicurezza dei cittadini italiani.

Il contesto internazionale e il silenzio del governo

Il caso della Flotilla si inserisce in un quadro più ampio di tensioni internazionali. Le acque del Mediterraneo, da sempre crocevia di conflitti e rotte politiche, diventano ancora una volta teatro di scontro tra interessi geopolitici e diritti civili.

Il silenzio del governo italiano sulla vicenda – secondo Conte – rappresenta una grave mancanza di responsabilità istituzionale:

«In una situazione normale – ha ricordato – ci si aspetterebbe un intervento immediato e deciso per riportare a casa cittadini detenuti illegalmente in acque internazionali. Non farlo significa rinunciare al ruolo di tutela che ogni Stato sovrano deve garantire».

Movimento 5 Stelle e la difesa dei diritti

Non è la prima volta che il Movimento 5 Stelle si schiera apertamente su questioni di politica internazionale e diritti umani. Già in passato il partito aveva criticato il governo per la gestione di crisi diplomatiche e per il suo atteggiamento ritenuto troppo debole nei confronti di Paesi considerati “alleati strategici”.

Conte, nel suo intervento, ha ribadito che la vicenda dei parlamentari sulla Flotilla non è una questione di partito ma di principio universale: la difesa della libertà e della dignità di chiunque si trovi in una condizione di detenzione non giustificata.