Scontri dei Manifestanti a favore della Palestina che irrompono con forza alla Conferenza di Torino

 Scontri dei Manifestanti a favore della Palestina che irrompono con forza alla Conferenza di Torino 

Manifestanti a favore della Palestina irrompono con forza alla Conferenza di Torino dopo scontri con la polizia. Un gruppo di giovani si è fatto strada nel Castello del Valentino, urlando "Palestina libera", interrompendo la tranquillità della conferenza degli esperti scientifici e spaziali. Ministri come Tajani, Bernini, Lollobrigida e Pichetto avevano già abbandonato l'edificio dopo la sessione mattutina.

Scontri dei Manifestanti a favore della Palestina che irrompono con forza alla Conferenza di Torino

{inAds}

La maggior parte dei manifestanti, dichiaratisi studenti del Politecnico di Torino, è stata fermata prima di poter accedere al Salone d'Onore, sede della successiva sessione della conferenza. Solo una coraggiosa ragazza è riuscita a varcare le linee con una bandiera palestinese, urlando slogan contro il genocidio palestinese e curdo. "State discutendo qui, ignorando le tragedie umane che si consumano!" gridava mentre veniva trascinata via dalla sala.

Nonostante gli sforzi della polizia antisommossa per controllare la situazione, i manifestanti hanno cercato di lasciare l'edificio, ma sono stati bloccati. Dopo alcuni momenti di stallo, la polizia ha concesso loro di uscire senza ulteriori incidenti.

Nel frattempo, altri attivisti universitari hanno cercato di raggiungere il castello del Valentino, ma sono stati respinti dalle forze dell'ordine, causando tensioni e alcuni contusi da entrambe le parti.

La Digos ha identificato oltre 30 persone coinvolte nei disordini, incluso il presunto coinvolgimento di militanti del centro sociale Askatasuna. Gli indagati affronteranno conseguenze legali per le loro azioni.

Alla fine del tumulto, gli attivisti hanno invitato alla partecipazione a una fiaccolata in segno di solidarietà, pianificata per il 25 aprile, con la presenza di rappresentanti dei centri sociali e dei sostenitori della causa palestinese.

{inAds}

In risposta agli scontri, la premier Giorgia Meloni ha espresso solidarietà alle forze dell'ordine, condannando l'attacco dei centri sociali e dei collettivi come un gesto violento e inaccettabile, sottolineando l'impegno dello Stato nella difesa della libertà e della sicurezza dei cittadini.

di essereinformati