E' la prima volta che si parla concretamente di default. Ha annunciato il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem: "A breve i ministri delle finanze dell'Eurogruppo torneranno a riunirsi per prepararci atutto quello che è possibile fare per preservare la stabilità e la solidità dell'eurozona". E ha ribadito: "Il programma di salvataggio della Grecia si concluderà martedì 30 giugno e con esso tutti gli accordi di finanziamento correlati al programma" (compresi i profitti della Bce sui bond greci).
Il governo greco aveva chiesto ai ministri delle Finanze dell'area euro di estendere il programma per comprendere il referendum del 5 luglio e dopo quell'annuncio si è registrata una vera e propria corsa dei greci ai bancomat, confermando la delusione degli elettori nella fiducia malriposta nelle promesse salvifiche con Syriza ha vinto le elezioni. Ora bisogna vedere cosa succederà lunedì, quando riapriranno le banche e le Borse.
Intanto i 18 ministri "reduci", assieme al presidente della Bce Mario Draghi e al capo del Fondo monetario Christine Lagarde, stanno discutendo di come gestire il prossimo default di Atene, inevitabile quando martedì non sarà in grado di pagare 1,6 miliardi dovuti al Fmi, possibilmente in modo "ordinato", e di come "garantire la stabilità finanziaria dell'Eurozona".
Appresa la decisione dell'Eurogruppo, Alexis Tsipras nel frattempo ha chiamato il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande, usando toni molto duri: "Il popolo greco sopravviverà, il valore sommo è la democrazia".
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